ANSIA
L’ansia è chiamata “malattia dell’anima” e si manifesta, fisicamente e mentalmente, nell’individuo bloccando le sue capacità, il suo raziocinio, il lavoro, la vita affettiva e anche le emozioni positive.
L’ansia è un evento emotivo e rappresenta una risposta psicocorporea dell’uomo nei confronti delle vicissitudini della vita.
Quando una persona deve affrontare una situazione difficile, un esame, un problema, percepisce un lieve stato ansioso e il suo corpo e la sua mente si “orientano” verso l’imminente evento per affrontarlo e risolverlo nel miglior modo possibile.
In questo caso l’ansia è “moderata”, utile per l’adattamento dell’individuo a situazioni ambientali che gli richiedono risposte soddisfacenti.
L’aumento dell’attenzione, della concentrazione, della memoria, della tensione muscolare e di altre funzioni psicofisiche come l’aumento del battito cardiaco, l’innalzamento della pressione del sangue sono considerati come una sorta di carica finalizzata al superamento della prova.
In altre situazioni, invece, questo stato è continuo, oppure intenso provoca al contrario la perdita di tutte le funzioni del corpo.
La persona può perdere concentrazione, lucidità, essere disattenta, sentirsi stanca e improvvisamente “vuota” dal punto di vista mentale, essere incapace di adeguarsi normalmente alla vita di tutti i giorni, sentirsi inadeguata, fuori luogo e a disagio.
Le difese psichiche e somatiche – le tensioni muscolari croniche – hanno la funzione di proteggere la persona dai sentimenti repressi che non osa esprimere.
Queste tensioni muscolari, localizzate alla gola, al collo, al petto, al diaframma e alla vita possono ostacolare notevolmente la respirazione e, se diventano croniche, creano una predisposizione all’ansia.
C’è una connessione molto stretta tra difficoltà respiratorie e ansia: qualsiasi blocco al processo respiratorio produce lo stato di ansia.
L’attacco di panico non è altro che una scarica del corpo che si è caricato ininterrottamente di ansia e per liberarsi scoppia attraverso tremori eccessivi, respiro corto e battito cardiaco accelerato. Sono episodi tremendi dove la persona ha paura di morire ma sono necessari al corpo per scaricare un’enorme quantità di ansia.
Poiché al crescere del livello di ansia e di terrore decresce la capacità di fare affidamento su se stessi: tornare al corpo è la via più funzionale per recuperare la capacità di gestirle positivamente.
Possiamo tornare al corpo attraverso l’analisi bioenergetica: rendendo più profonda la respirazione, liberando l’energia bloccata, rivitalizzando corpo e mente, allentando e sciogliendo le tensioni muscolari, aumentando la propria percezione corporea, agevolando l’ascolto delle sensazioni interne, lentamente l’ansia si riduce.
Se ti capita spesso di sentirti ansioso e se hai avuto episodi di panico, vieni a provare l’analisi Bioenergetica!
Chiama la Dott.ssa Alessandra Bentivogli al n. 320 0686822.