Ci sono emozioni però che rendono la nostra percezione grossolana.
Sono le emozioni difensive.
La paura è una di queste: solidifica i momenti percettivi in un unico grande blocco, tanto grande da sembrare un’unica cosa e un’unica percezione che occupa tutto il nostro mondo interno.
Lowen, il padre della Bioenergetica, individua nella paura di vivere il fondamento delle malattie e della disconnessione dal corpo, dal quale si scappa o che si rifiuta poiché rappresenta il canale attraverso cui provare quelle emozioni che sono, semplicemente, Vita.
In verità più siamo in grado di percepire il momento presente e il suo scorrere, più sciogliamo i vecchi blocchi di paura.
Essere più vivi e avere più sentimenti fa paura. Vogliamo essere più vivi e sentire di più ma ne abbiamo paura. Poiché abbiamo paura della vita, cerchiamo di controllarla o di dominarla.
Percepiamo indistintamente il dolore, l’angoscia e la disperazione esistenti appena sotto la superficie, ma siamo decisi a vincere la debolezza, a superare le paure e sormontare le angosce. Purtroppo questi sforzi sono destinati a fallire: siamo obbligati a interrompere il nostro lavoro frenetico, a riprenderci il tempo per respirare e sentire.
Questo potrebbe farci sentire dolore, ma se abbiamo il coraggio di accettarlo, proveremo anche piacere. Se sappiamo far fronte al nostro vuoto interiore riusciremo a realizzarci. Se siamo in grado di andare in fondo alla nostra disperazione, scopriremo la gioia. A. Lowen
È importante ascoltare i propri sentimenti, come la paura, e non reprimerli, poiché la repressione dei sentimenti si ripercuote sul corpo. Il meccanismo di questa repressione è lo sviluppo di una tensione muscolare cronica, che blocca i movimenti atti a esprimere un’emozione.
Se una persona vuole reprimere l’impulso di piangere tenderà i muscoli della gola per impedire i singhiozzi soffocando l’impulso e trattenendo le lacrime. In questo caso la persona è cosciente della sensazione di pianto o di tristezza. Tuttavia, se non piangere diventa parte del suo modo di essere, cioè parte del suo carattere, allora la tensione dei muscoli della gola diventerà cronica e verrà rimossa dalla coscienza.
Noi siamo il nostro corpo ed esso rivela chi siamo.
E in questa impresa terapeutica abbiamo bisogno di aiuto!
“Possiamo vedere la nostra paura di vivere nel modo in cui ci teniamo occupati per non sentire, nel modo in cui continuiamo a correre per non incontrarci”. A. Lowen
Chiama la Dott.ssa Alessandra Bentivogli al n. 320 0686822.