Psicoterapia di coppia
Attivare risorse per far fronte alla crisi.
Le relazioni richiedono amore, fiducia, comprensione, sincerità, energia, impegno, dialogo, rispetto, ascolto, lealtà e tanto altro ancora. Quando due persone si incontrano ognuna porta con sé un bagaglio di abitudini relazionali, di aspettative, di bisogni da soddisfare, di domande alle quali rispondere per trovare una via d’uscita a difficoltà sentimentali precedenti, fantasie e bisogni spesso legati a ruoli assunti all’interno della famiglia di origine o a precedenti rapporti di coppia.
La coppia può entrare in crisi per problemi riguardanti la difficoltà di comunicazione e di comprensione reciproca, riguardanti la sfera affettiva o quella sessuale, il tradimento, o per divergenze nel gestire i figli.
Il percorso terapeutico è utile alle coppie che si trovano in una situazione di stallo e di crisi: quando non riescono più a stare bene insieme e manifestano disagio, rabbia, insofferenza e talvolta anche una dipendenza affettiva. La terapia in coppia è utile anche in presenza di eventi traumatici che comportano una difficile gestione emotiva per la coppia, come perdita del lavoro, depressione, stress acuto, lutti, malattie e altre situazioni complesse.
Esistono diversi fattori predittivi della fine di una relazione e sono: le critiche, il disprezzo, il ritiro sulla difensiva e l’ostruzionismo.
Quando i coniugi fanno regolarmente ricorso alle CRITICHE per esprimere una lamentela, tendendo a ricondurre un problema ai difetti caratteriali dell’altro la relazione lentamente andrà verso la fine.
Un altro fattore che porterà sicuramente alla chiusura di una relazione di coppia è il DISPREZZO. Parlare spesso al proprio compagno con superiorità, prepotenza e disistima distruggerà la felicità della relazione, riducendo in brandelli il sistema immunitario del partner attaccato. Il disprezzo distrugge le relazioni molto velocemente.
Anche i partner che reagiscono l’uno nei confronti dell’altro ritirandosi sulla difensiva, sono destinati ad assistere al fallimento della loro relazione. Questo atteggiamento va a braccetto con le critiche e il disprezzo. Quando si pongono sulla difensiva, i coniugi possono assumere il ruolo della vittima innocente manipolando l’altro. Questa è la modalità di comunicazione più difficile da sradicare.
Durante le discussioni conflittuali, molto spesso, i coniugi vanno in uno stato di tensione altissimo in cui il battito cardiaco supera le cento pulsazioni al minuto: in questa situazione, probabilmente, uno dei due partner metterà in atto una modalità di OSTRUZIONISMO riducendo al minimo le risposte verbali, distogliendo lo sguardo e allontanandosi anche fisicamente. Così facendo escluderà il partner diventando, in effetti, una specie di muro di pietra. Sbattere contro un muro è terribile per una relazione!
Ciò che distingue le coppie felici, esperte nello stare in relazione, dalle coppie infelici, che nello stare insieme combinano disastri, è che le prime sono capaci di RIPARARE, le altre invece no.
Le coppie esperte e in sintonia non nascondono i propri sentimenti rispetto a una discussione ma ritornano sull’accaduto, parlandone e cercando di comprendersi. Prestano ascolto ai sentimenti e ai punti di vista dell’altro riuscendo a capire in che cosa ognuno dei due abbia sbagliato. Si assumono le proprie responsabilità per ciò che si rammaricano di aver detto o fatto e chiedono scusa.
Le relazioni, per funzionare bene, hanno bisogno di ricchi depositi di interazioni positive per fiorire, sopravvivere e prosperare. Una coppia ha bisogno di GENTILEZZA reciproca, di COMPRENSIONE, di PAZIENZA, di ASCOLTO e CONDIVISIONE.
L’obiettivo della terapia sarà condurre i partner a gestire adeguatamente i conflitti, a trovare uno spazio di confronto e di comunicazione costruttiva di fiducia e impegno, per ritrovare equilibri più funzionali e garantirsi una nuova condizione di benessere anche attraverso il lavoro corporeo con esercizi sul contatto, sul respiro e sul connettersi l’uno con l’altra per ritrovare armonia, gioia e complicità.
“Alla base dell’emozione dell’amore c’è il bisogno biologico di contatto e di intimità con un’altra persona.” Alexander Lowen
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